Stefano Giorgi, ingegnere elettronico in  pensione, a nove anni riceve in regalo  una Brownie 6×9 a fuoco e tempo fisso, e da allora la fotografia diventa un modo personale di vedere, “vivere” e raccontare la realtà.
Dal 1968, in cui attrezza la prima camera oscura, comincia una fase di sperimentazione molto attiva che, complice il suo status di studente, lo porta a cimentarsi in ritratti, foto di scena, foto di eventi e cerimonie, allestimenti tematici. Su suggerimento di amici e senza particolari aspettative, partecipa nel 1973 al Primo Concorso Fotografico Internazionale organizzato dal Centro Culturale Francese, dove vince il primo premio. Negli anni settanta collabora con l’agenzia per attori di Nicoletta Bonucci consolidando la sua capacità nel ritratto con la realizzazione di numerosi book per attori noti ed emergenti.
In quegli anni decide di finire l’Università e lascia alla fotografia la sfera emozionale e creativa. Le foto diventano un diario per immagini del vissuto, una raccolta di volti e di emozioni che, una volta riportate alla luce, sono capaci di toccare nel profondo chi le osserva.
Il lavoro come informatico alle dipendenze di grandi Istituti, iniziato nel 1976, non gli impedisce di realizzare numerose collaborazioni: è fotografo di scena al teatro Nazionale di Roma per i registi Lina Wertmuller (L’esibizionista) e Giuseppe Patroni Griffi (Sabato, domenica e lunedì), al teatro Spazio Uno per Ivelise Ghione (Ma insomma lei chi è?) e per il film “Un metro all’alba” di Fabrizio Lori.
Il suo modo di fotografare è quello di abbandonarsi alle sensazioni cercando di “spegnere quanto più possibile il cervello” per cogliere ciò che si muove oltre le tre dimensioni spaziali. Così le sue immagini di personaggi importanti, di gente comune, di manifestazioni politiche o di grandi eventi culturali sono unanimemente apprezzate e pubblicate su siti web e riviste.

Mostre.
Nel 2009 nello studio del pittore Sandro Monti dal titolo “Eventi – Mostra fotografica nello studio d’artista”,   con l’esposizione degli scatti fatti da lui e dal figlio Simone alla personale del maestro allestita presso la Galleria Michelangelo.
Nel 2012 la partecipazione alla collettiva d’arte internazionale PER APPIAM ’12 nella Ex Cartiera Latina al Parco dell’Appia Antica di Roma e alla mostra collettiva “I volti del diverso” in occasione della VIII giornata del Contemporaneo.
Nel 2013 è presente a PER APPIAM ’13 dal titolo “Tu sei il mio volto” e, a settembre, nella collettiva “Il segno e il coraggio” a Palazzo Sforza Cesarini, Genzano di Roma.
Nel 2014 la collettiva “Vedere oltre sentire dentro” nell’ambito di PER APPIAM ’14 sempre all’Ex Cartiera Latina a Roma.
Nel 2015 partecipa alla quarta edizione del festival internazionale d’arte, PER APPIAM ’15, dal titolo “L’immagine del suono”.

PER APPIAM ’12
PUNTO D’ARTE INFINITI PUNTI

 

PER APPIAM ’13
TU SEI IL MIO VOLTO

 

PER APPIAM ’14
VEDERE OLTRE SENTIRE DENTRO

 

PER APPIAM ’15
L’IMMAGINE DEL SUONO